Presentato alla 70esima edizione di ”Autunno Pavese” il primo vino dell’anno, lo spumante “2278”, e una verticale di Buttafuoco Storico doc dal 2020 al 2013
Pavia – È stata una vendemmia in controtendenza quella del 2024, per la Cantina “Francesco Maggi”, situata a Canneto Pavese, nel cuore dell’Oltrepò: “Nonostante i problemi derivati da un meteo sfavorevole, spiega Marco Maggi, titolare dell’Azienda, siamo a riusciti a mantenere una buona sanità nei vigneti e a raccogliere uve integre e in buona quantità, per tutti i vitigni, dal Pinot Nero al Riesling, dalla Croatina a Barbera, Vespolina e Uva Rara. A questo risultato ha contribuito anche la posizione delle nostre vigne, esposte a Sud-Ovest a un’altitudine medio alta”.
E, se il buon giorno si vede dal mattino, in occasione della 70esima edizione della manifestazione “Autunno Pavese”, che ha avuto luogo a Pavia nella prima settimana di ottobre, Maggi ha presentato il primo vino della nuova vendemmia: il Pinot Nero Metodo Martinotti “2278”, che esprime tutta la freschezza e la gioia di vivere della sua gioventù. Dalle stesse uve, vendemmiate in agosto, si otterranno il Metodo Classico “Armonia” e il Rosé “Atacama”.
Ad “Autunno Pavese”, è stata anche presentata alla clientela una verticale di sei annate di Buttafuoco Storico “Vigna Costera” – 2020, 2019, 2018, 2017, 2015, 2013 – vino iconico dell’Azienda: “Abbiamo voluto verificare le caratteristiche evolutive del vino constatandone le notevoli potenzialità, che lo pongono in prospettiva tra i grandi vini rossi italiani.”
Ha partecipato alla verticale anche il wine-journalist Mauro Giacomo Bertolli:” Ho assaggiato dei vini di grande interesse, caratterizzati da una continuità stilistica. L’annata più recente, il 2020, ha un potenziale evolutivo di grande importanza. Possiamo anche dire che i 10-12 anni sono un arco temporale in cui l’evoluzione del Buttafuoco è positiva, in cui il vino cambia nel corso del tempo, arricchendosi.”
“Poiché le nostre vigne sono situate a diverse altitudini, aggiunge Marco Maggi, abbiamo selezionato la Croatina più adatta alla produzione di un altro nostro vino simbolo. Ossia la Bonarda “Fatum” (in latino, “destino”), dedicato a mio nonno Francesco e a mia figlia Emma, che il fato ha voluto siano nati nello stesso giorno”.
“Per favorire il posizionamento dei nostri vini sulle carte dei ristoranti, nelle enoteche e in generale nella percezione da parte dei consumatori, conclude Maggi, tre anni fa abbiamo realizzato per tutta la nostra produzione una bottiglia personalizzata con il logo aziendale: un packaging prestigioso, adeguato all’alto livello dei vini”.
L’Azienda Agricola Maggi Francesco è un’Azienda famigliare, fondata nel 1940 da Francesco Maggi, successivamente sviluppata dai suoi figli, Angelino e Giuseppe, e ora prevalentemente dal nipote Marco. È situata a Canneto Pavese, uno dei comuni simbolo della tradizione vinicola dell’Oltrepò Pavese. L’Azienda dispone di 29 ettari di vigneto, di cui 25 di proprietà. La produzione media è di circa 150 mila bottiglie l’anno, divise tra una ventina di etichette, espressione delle diverse tipologie del territorio.
Nota: il Buttafuoco Storico – Nato il 17 febbraio 1996, il Club del Buttafuoco Storico, oggi riunisce 17 produttori che si sono vincolati a produrre il tradizionale vino rosso dell’Oltrepò Pavese secondo un rigido regolamento interno. I vitigni utilizzati sono Barbera, Croatina e, congiuntamente o disgiuntamente, Uva Rara e Ughetta (Vespolina). Il vigneto è unico per tutti i vitigni. Le uve sono vendemmiate e vinificate tutte insieme, quindi trattasi di uvaggio. Il vino ottenuto è imbottigliato nella storica bottiglia oltrepadana, sulla quale è impresso il marchio del Club.
More Stories
CONSORZIO BRUNELLO: IL CINEASTA PLURIPREMIATO FERZAN OZPETEK FIRMERÀ LA PIASTRELLA BENVENUTO BRUNELLO 2024
Corvo Novello La Gioia del Vino Nuovo in puro stile siciliano
COMPAGNIA DEI CARAIBI PRESENTA OROBORO STAGIONE 2