Baglio Oneto è tra gli sponsor dell’iniziativa che si è svolta
nei giorni scorsi sull’isola dalla storia antichissima
L’incantevole isola di Mozia, situata a breve distanza dalla costa all’interno dello Stagnone di Marsala, si è presentata al top per il Primo Premio Internazionale che vi si è svolto nei giorni scorsi. Il premio internazionale di Mozia è stato istituito non solo per premiare le personalità che rappresentano le eccellenze italiane e siciliane che si sono distinte in vari campi, dalla moda, alla letteratura, all’impresa, passando per la scienza, ma anche e soprattutto per iniziare il percorso per la candidatura dell’Isola di Mozia al Word Heritage List dell’Unesco.
Baglio Oneto dei Principi di San Lorenzo** LUXURY WINE RESORT, da sempre al fianco di ogni iniziativa volta alla valorizzazione del territorio, è stato tra gli sponsor dell’evento, che ha richiamato personalità di alto profilo e ha visto tra i premiati eccellenze della moda e del made in Italy, come Dolce e Gabbana, Gerardo Sacco l’orafo delle dive, Rino Barillari il re dei fotoreporter italiani, le giornaliste Incoronata Boccia Vice Direttrice del TG1, Stefania Battistini famosa reporter di guerra, Paola Saluzzi e lo scrittore Maurizio De Giovanni. Tra di loro anche il cardiochirurgo siciliano Francesco Musumeci, e uno dei padri dell’Intelligenza Artificiale in Italia, Luigi Greco. “Baglio Oneto è orgoglioso di far parte di questa meravigliosa iniziativa che è il Premio Mozia – sottolinea l’architetto Elio Palmeri, patron della struttura -, che è stata promossa in primo luogo dal Comune di Marsala, dall’associazione Strade del vino, dalla storica testata Il Vomere, che intendo ringraziare, insieme al mentore Baldo Rallo” .“La candidatura di Mozia a Patrimonio Universale dell’Umanità, inizia da lontano – prosegue Palmeri – e tutto questo nostro territorio ad ovest di Sicilia merita di essere valorizzato nella sua unicità”. Mozia, che si trova proprio dirimpetto al Baglio Oneto, ha una storia antichissima tutta da raccontare. Da antica colonia fenicia – del cui periodo resta l’eccezionale statua del Giovane di Mozia – a possedimento romano, divenne poi sede monastica di diversi ordini. La valorizzazione di Mozia iniziò con l’acquisto dell’isola stessa – prima dell’Unità d’Italia – da parte di Joseph Whitaker, archeologo ed erede di una famiglia inglese che si era trasferita in Sicilia e aveva fatto fortuna con la produzione del marsala. Fu Whitaker in prima persona a promuovere i primi veri e propri scavi archeologici, e sempre lui ad allestire il museo ancora presente. La benedizione del vino marsala, prodotto d’eccellenza anche di Baglio Oneto, ricorre sulla strada verso l’Unesco. La Sicilia e il marsala sono in prima linea per il riconoscimento Unesco: si sta lavorando ad una Rete UE dei vini fortificati. Marsala era infatti presente ad una recente videoconferenza con Bruxelles che ha visto coinvolti, sempre da remoto, i Consorzi del vino di Samos (Grecia), Madeira (Azzorre), Porto (Portogallo) e Jerez (Andalusia). A questo incontro ne è seguito uno a Baglio Oneto dei Principi di San Lorenzo** LUXURY WINE RESORT che ha prodotto un dettagliato documento programmatico volto a difendere e sostenere la produzione storica di marsala lungo la Sun belt. L’egida dell’Unesco può garantire la valorizzazione e la sostenibilità di un prodotto che ha segnato in tanti modi la storia del territorio, che è ancora un pilastro dell’economia locale e racchiude in un certo senso l’essenza di questa parte di Sicilia.
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